La cosiddetta lettera di Tawagalawa (o più correttamente Lettera di Piyama-Radu)[1] è una lettera in lingua luvia/ittita inviata nella prima metà del XIII secolo a.C. da un re ittita di incerta identificazione[2] al sovrano dello Stato miceneo ricordato dagli archivi ittiti come Aḫḫiyawa[3]. La lettera si componeva in origine di tre tavolette in argilla di cui ci è giunta solo la terza.
L'importanza del testo deriva dal fatto che esso offra numerose notizie sulla situazione politica dell'Anatolia del periodo e perché riferisce di una disputa, presumibilmente armata, tra Ittiti e Ahhiyawa per la città-stato di Wilusa, la Troia dei Greci, richiamando alla memoria così le vicende della guerra di Troia omerica.
Il nome con cui è conosciuto il testo si deve ad un iniziale errore di traduzione: Tawagalawa, figura che il mondo accademico ormai identifica come un sovrano di Aḫḫiyawa[4]: infatti è il primo soggetto in esso nominato, e fu allora erroneamente ritenuto l'autore delle azioni in esso narrate; in realtà il suo ruolo è marginale, mentre il protagonista è invece Piyama-Radu[5], un personaggio citato anche in altri testi ittiti.
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